Il giorno 29 Novembre gli alunni di tutte le classi seconde e terze del nostro Istituto hanno partecipato a un incontro con il magistrato dr. Pietro Forno per comprendere meglio il fenomeno del bullismo e cyberbullismo. Ecco le loro riflessioni.
All’inizio il dr.Forno ci ha raccontato un episodio di aggressione a un ragazzino disabile, che oltre ad essere preso in giro, viene inseguito e gettato a terra, il tutto ripreso da un cellulare e divulgato sui social.
I ragazzi e le ragazze della seconda A hanno commentato così: ”Un aspetto che mi ha colpito - dice Camilla - è che l’insegnante, pur essendo presente, non è intervenuta”. Davide S. “Ho provato disgusto per il comportamento dei compagni che hanno attaccato il ragazzo in difficoltà”. Daniel: "Io ho provato rabbia, perchè insultare chi non si può difendere è da vigliacchi”. Leonardo: “Il ragazzo disabile aveva un’età mentale di 4 anni ma chi lo ha picchiato ne ha dimostrati meno”. "I genitori - dice Denise -sono venuti a saperlo solo tramite social, questo è grave”.
Abbiamo visto poi un video sulla storia di Carolina Picchio, morta suicida a 14 anni dopo aver subito atti di bullismo, cyberbullismo e abusi durante una festa.
La storia di Carolina ha suscitato in noi tante emozioni: tristezza, immaginando quanto sia sentita sola, rabbia nei confronti degli “amici” perché non hanno fatto nulla per aiutarla, stupore perché il papà non sapeva nulla. (Aurora, Annachiara, Riccardo, James, 2C)
Edoardo, 2A : “Gli amici hanno spinto Carolina a bere senza misura e non sono intervenuti quando lei stava male: i veri amici sono quelli che quando sbagli te lo dicono e ti fermano se stai esagerando… “ Tutti noi pensiamo che ci siano modi diversi di divertirsi; tra i 13 e i 15 anni (l’età di Carolina e dei suoi “amici”) divertirsi a una festa bevendo vodka fino a stare male è un segnale di fragilità. Comprendiamo il bisogno di sentirsi accettati dal gruppo, ma dobbiamo sempre usare la testa e capire le conseguenze di ciò che facciamo.
Carolina aveva quattordici anni e tutta la vita davanti…
La storia di Carolina ci ha colpito molto e ci ha fatto riflettere sul fenomeno del cyberbullismo. Secondo noi questo fenomeno deve essere prevenuto, perché quando un video è in rete non si può più eliminare e, anche se si riesce, molte persone lo hanno visto e il danno è fatto. (Chiara, Sama, Federico, 2D)
Guardando il video abbiamo riflettuto sul modo crudele in cui la rete ha ucciso Carolina e anche sul modo in cui i ragazzi si sono scagliati contro di lei sui social. I cosiddetti “leoni da tastiera” hanno un atteggiamento odioso: sui social sono leoni ma nella vita reale sono dei “gattini”, non valgono nulla! (Leonardo M., Gabriel, Matteo, Sebastiano, 2C)
“Tutti gli altri - dice Alessia 2A - sono colpevoli e complici perché non l'hanno aiutata, hanno negato di aver compiuto certi gesti e hanno condiviso il video”. Il suicido nel bullismo è come un omicidio perchè tutti sono stati a guardare e gli haters la hanno anche spinta a farsi del male.
Le amiche non hanno fatto nulla per impedire di fare quel video, avrebbero dovuto aiutare la loro amica e invece sono rimaste indifferenti: fa paura pensare che ci possano essere delle “amiche” così! Noi avremmo fatto di tutto per difendere e aiutare una nostra amica. (Aisha, Arianna, Eleonora, Matilde ,Serena, 2B)
Fa male pensare che ci sia voluto il cadavere di una ragazza steso su un cortile per far capire che non bisogna mai giudicare senza prima sapere come siano andate realmente le cose. (Giulia, Ginevra, Giorgia, Selena, 2B)
A noi ha colpito molto la frase detta da uno dei ragazzi coinvolti nella storia che ha detto: “Mi sono sentito un po’ in colpa ma non più di tanto”. È assurdo! Come si può essere così indifferenti! (Benney, Alessandro B., Giuseppe, Patrick, 2B)
Questa storia avrebbe potuto avere un finale diverso?
Il cyberbullismo provoca molto dolore in chi lo subisce e Carolina deve aver sofferto davvero tanto. Carolina avrebbe dovuto parlarne con suo padre ma ha avuto paura e vergogna. Noi pensiamo che bisogna sempre parlarne con qualcuno, da solo non puoi farcela. (Davide, Mattia, Jacopo, Leonardo A, Siria, 2C)
2A Luca:”Gli amici avrebbero dovuto chiamare subito i genitori”.; Davide A., “ Si sarebbe potuta fermare la diffusione dei video sui social”. “L’amica - dice Alberto- avrebbe potuto stare più vicina a Carolina in quel periodo”.
Il cyberbullismo è vergognoso! Le “amiche” non dovevano permettere che tutto ciò accadesse. Con persone così nel mondo si torna indietro e non si va avanti! (Leonardo S, Simone D., Simone G., Riccardo, 2B)
Le parole fanno più male dei pugni: occorre saper riconoscere i veri amici, che ci fanno sempre del bene e ricordare che i social possono essere i nostri peggiori nemici.
Le ragazze e i ragazzi delle classi seconde dell'Istituto.
Riflessioni raccolte dalle prof.sse Mariarosaria Biancofiore e Mariagrazia Consoni
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Gli alunni di terza B hanno elaborato alcune produzioni scritte sull'argomento, guidate dalla loro insegnante, prof.ssa C. Celario.
Rebecca P. ha trovato una metafora molto efficace per esprimere cosa sia il bullismo:
“Credo fermamente che in questo mondo esistono: gli aggressori, le vittime, gli spettatori e coloro che decidono di intervenire.
Gli aggressori sono la fiamma.
Le vittime sono il bosco.
Gli spettatori sono la benzina.
Coloro che intervengono sono l'acqua.
La fiamma brucia il bosco fino a farlo sparire.
La benzina alimenta il fuoco.
Ma anche la più piccola quantità d'acqua può fare la differenza.
Il bullo da solo non vale nulla. Conta solo quando ci sono spettatori ad alimentare la fiamma.
Andrea ha scritto: “Penso che nella società di oggi si è poco coscienti di cosa possa succedere dopo la pubblicazione di un video in cui viene bullizzata una persona, infatti in rete è pieno di questi video e, soprattutto quando si è piccoli, vedere ripetutamente qualcosa può incentivarti a farla o semplicemente renderti curioso”
Chi vuole leggere il testo completo scritto da Rebecca e Andrea può cliccare i seguenti link:
Rebecca: https://docs.google.com/document/d/1ojivgWil12LOQ1DfjQI5YMgmXs0rNG7duKouKufRLik/edit
Andrea: https://docs.google.com/document/d/13LIIYuYb5CRpBDJ47TnFEuNqz7UHB_FuPZFQsvdF1Gc/edit