“La mia camera in una scatola” è il progetto che il Prof. Giuseppe Giuliano, insegnante di Tecnologia, ha condotto con le classi 2A e 2B della Secondaria di primo grado dell’IC di Noviglio-Casarile. Per circa tre mesi, da marzo a maggio, i piccoli architetti hanno lavorato con impegno e dedizione al progetto applicandosi con curiosità e creatività.
Il progetto è stato svolto per fasi, come spiegano i ragazzi nel video allegato. Dopo una fase dedicata allo studio di un appartamento, osservato da diverse prospettive in modo da capire come progettare un arredamento, i ragazzi si sono focalizzati sullo studio della loro cameretta, della quale hanno realizzato una riproduzione in 3D mediante l’utilizzo di applicazioni specifiche per Smartphone o Tablet, come Pallette Home per Android e Roomle per IOS. Dalla teoria alla pratica, sono giunti alla terza fase, quella del laboratorio “artigianale”, durante la quale ha preso forma pian piano la riproduzione in scala della cameretta, racchiusa in una scatola di scarpe. Ogni settimana, infatti, è stato approfondito, progettato e realizzato un elemento specifico della cameretta, fino alla riproduzione completa.
Tutto è stato curato nei minimi particolari e nulla è stato acquistato ma solo riciclato: dal letto all’armadio con le grucce, dal comodino alla sedia girevole della scrivania, finanche le fotografie in miniature di quando erano piccoli appese alle pareti, per farle sembrare il più simile possibile alle camerette di casa loro. La ricerca dei materiali da riciclo, l’adattamento per lo scopo, i colori e le forme, ha coinvolto i ragazzi al punto tale che hanno realizzato dei veri piccoli capolavori, esposti nell’ampio spazio comune della Scuola, perché possano essere ammirati dai compagni e da tutto il personale della Scuola.
Il progetto è consistito in un’attività inclusiva e senza barriere - come ha tenuto a precisare il Prof. Giuliano - e ha coinvolto attivamente tutti i ragazzi delle due classi secondo un metodo di apprendimento molto efficace, attraverso strategie che hanno reso ciascuno di loro protagonista, perché ha avuto modo di osservare con occhi diversi ciò che vede e vive tutti i giorni e che dà per scontato. Inoltre il lavoro manuale, che ha richiesto tempo e pazienza, un esercizio molto complicato per una generazione che è abituata ad avere tutto e subito. Dunque, ha rappresentato una buona opportunità per riscoprire il valore del tempo e la bellezza del dettaglio.
Nel video allegato è possibile ammirare tutti gli elaborati. Durante i lavori e le riprese sono stati eseguiti i protocolli dettati dall’emergenza Covid-19.
A cura della Prof.ssa Francesca Sirimarco