Nel corso del secondo quadrimestre la classe terza A della scuola secondaria di primo grado, coordinata dalle docenti di Matematica/Scienze e di potenziamento linguistico, prof. Bucciero e Prugnoli, hanno utilizzato l'approccio CLIL (Content and Language Integrated Learning) per l’apprendimento dell’algebra e della geometria.
Si è partiti dalla visione di video in lingua in inglese pubblicati sul canale Youtube “Math Antics” in cui i contenuti sono stati illustrati passo dopo passo tramite una presentazione grafica accattivante e una funzionalità di sottotitolazione non automatica, rendendo la comprensione più fluida e più precisa. Parallelamente sono stati redatti in classe glossari italiano-inglese, prima o dopo la fruizione degli audiovisivi, facilitandone così la comprensione o il ricordo.
La finalità della metodologia adottata in primo luogo è stata quella di promuovere negli alunni una crescita multidisciplinare della loro conoscenza: si è voluto incrementare, parallelamente e sinergicamente, in un circolo virtuoso, competenze matematiche e linguistiche, tanto in italiano quanto in inglese. Si pensi, ad esempio, alla relazione sottesa tra matematica e linguaggio: la logica matematica, anche se non ne siamo perfettamente consapevoli, si riflette nel parlato, nel modo in cui organizziamo le nostre enunciazioni per descrivere eventi ed esistenti del mondo. A tutto questo di affianca lo sviluppo della competenza chiave di cittadinanza europea “imparare a imparare”, grazie a una visione multiprospettica dell’oggetto di studio, che porta il discente a scoprire il proprio stile di apprendimento individuale.
Cionondimeno, le insegnanti si sono poste un obiettivo ancora più lungimirante: costruire un insieme articolato di conoscenze e abilità in grado di favorire la motivazione ad apprendere e portare gli studenti alla risoluzione di situazioni verosimili, inattese e complesse, tramite il recupero, la connessione e l’elaborazione interdisciplinare di informazioni pertinenti. Per il raggiungimento di tale obiettivo, ai discenti sono state proposte, prendendo spunto il più delle volte dalla realtà scolastica, missioni di problem solving, altrimenti definite “laboratori di competenze” (si è trattato di creare contesti non programmati in cui svolgere compiti di realtà per trovare risposte, alternative o interpretazioni inedite riguardo a possibili aree di miglioramento). Assumendo questa prospettiva si è ribadito frequentemente agli alunni l’idea di un mondo in cui, nonostante le apparenze, tutto è interconnesso e per nulla compartimentalizzato, conformando in essi una concezione di un sapere che deve essere acquisito “errando” lungo un perimetro di conoscenze mai perfettamente chiuso e perennemente incompleto, da colmare tramite ricerca e contributi personali da parte di tutti i soggetti coinvolti, professoresse incluse, per mezzo di collaborazione e condivisione. Si è cercato di operare affinché i ragazzi un domani affrontino efficacemente come cittadini del mondo, secondo le individualità che sono loro proprie, le “incognite” non solo algebriche che l’esistenza e la società riservano, sviluppando in questo delicato momento di transizione tra il nostro ciclo di istruzione e il prossimo quella che oggi è, senza tema di smentita, la competenza più importante: il desiderio di imparare.
In termini di competenze, è possibile individuare di seguito e in sintesi quelle perseguite dalla progettualità proposta, conformemente agli obiettivi del PTOF del nostro Istituto:
- Competenze matematiche e scientifiche
- Competenze comunicative nella madrelingua
- Competenze comunicative in lingua straniera
- Competenze nell’uso di strumenti digitali
- Imparare a imparare
- Spirito d’iniziativa, consapevolezza, collaborazione e partecipazione
- Competenze nella risoluzione di problemi
È possibile accedere all’elenco dei video supporto del progetto “Maths in English” cliccando su questo link: https://www.youtube.com/user/mathantics.