Dal 7 al 22 ottobre 2017 si svolge la quinta edizione della settimana europea del coding: Europe Code Week, una campagna di alfabetizzazione funzionale promossa dalla Commissione Europea per stimolare lo sviluppo e la diffusione del pensiero computazionale come strumento di crescita individuale e collettiva. Quest’anno il nostro istituto ha deciso di partecipare a questo evento, coinvolgendo gli alunni dei vari plessi e cicli: dall’infanzia alla secondaria di primo grado.
Europe Code Week promuove l’organizzazione di eventi che offrono l’opportunità di svolgere semplici attività di coding, con o senza computer (unplugged), avvalendosi delle tante risorse disponibili online e delle attività proposte dai siti di riferimento ad esempio: codeweek.it, programmailfuturo.it.
Gli insegnanti e le classi del nostro istituto che parteciperanno inseriranno i propri eventi nella mappa di Europe Code Week, per ottenere il proprio attestato di riconoscimento nominale. “Anche le attività di coding proposte in classe dagli insegnanti sono eventi che meritano quindi di comparire sulla mappa di CodeWeek” come dichiara Alessandro Bogliolo, coordinatore di Europe Code Week, “sono anzi le attività più efficaci perché coinvolgono tutti gli alunni e non solo i più motivati”.
Per sollecitare le scuole a coinvolgere il maggior numero possibile di alunni, la Commissione Europea ha lanciato la “CodeWeek4all challenge”. Alle scuole che intendono raccogliere la sfida viene assegnato un codice univoco da inserire nella descrizione di tutti gli eventi organizzati al proprio interno, per consentire a posteriori di calcolare il numero complessivo di partecipanti. Le scuole che avranno coinvolto più della metà dei propri alunni riceveranno un certificato di eccellenza rilasciato dalla Commissione Europea.
Noi quest’anno siamo pronti a cimentarci con le nostre forze in questa nuova sfida. Ci piace che il nostro istituto sia presente in un progetto di continuità e condivisione.
L’insegnamento del pensiero computazionale è ormai parte integrante anche dei programmi della scuola italiana.
La programmazione, infatti, è importantissima nella nostra società perché rappresenta il “linguaggio delle cose”, di quegli oggetti che chiamiamo “smart” e che contengono un microprocessore. Programmare è il modo più semplice per realizzare le nostre idee e il pensiero computazionale stimola la creatività e ci aiuta ad affrontare e risolvere problemi di ogni tipo.
La programmazione è per tutti, non solo per i programmatori. E’ questione di creatività, arricchimento personale, capacità di espressione e di ragionamento. La programmazione creativa deve essere introdotta nelle scuole per dare a tutti l’opportunità di sviluppare queste capacità trasversali.
Si allega un breve video esplicativo.
A cura di Miriam Fiorani